Stagione 2022/2023 - la società - l'avvento dell'uccello rosso

Nei giorni scorsi sul topic di mercato e allenatore per la prossima stagione è stato riportato l'approfondito articolo di Felice Raimondo che documentava in maniera puntuale quelli che potevano essere i reali margini di investimento nell'area sportiva che la società avrebbe potuto tranquillamente esplorare senza rischiare di incorrere non solo in sazioni degli organi di controllo, ma semplicemente rientrando ancora nei canoni virtuosi da sempre ostentati dalla proprietà stessa e quella appena precedente.

Va da sè che se ci affidassimo esclusivamente a questo piano di analisi e lo finalizzassimo pienamente al miglioramento dei traguardi sportivi, senza opporre vincoli manieristici o di importanza collaterale, il Milan potrebbe tranquillamente rivedere alcuni suoi parametri in questa direzione.
Al momento il Milan spende il 31% del proprio bilancio per gli stipendi dei calciatori, arrivando con ammortamenti, commissioni e premi al 50%. Sotto al Napoli, 20% sotto all'Inter, 25% sotto alla Juve.
Si può ben comprendere come ci sia un effettivo margine di manovra, se solo lo si volesse esplorare.

-INNALZAMENTO DEL TETTO STIPENDI NETTO: a prescindere dalla deroga già in corso per Leao, quindi si potrebbe passare dall'attuale tetto di 4/4,5 mln per arrivare a 5,5mln. Questo consentirebbe anche una maggiore competitività sui parametri zero. Da un lato dovremmo sicuramente gestire con accortezza la questione interna dei rinnovi, anche se il "nuovo tetto" sarebbe informale come questione e non ufficiale, quindi più labile nelle discussioni in sede di rinnovo di fronte a eventuali richieste. Dall'altro lato in ogni caso, di fronte a richieste esose potresti ovviare appunto cedendo i giocatori e lavorare con più margine appunto sui nuovi ingressi, in particolare i parametri zero. Bisognerebbe anche prestare occhio all'aspetto dell'abolizione del decreto crescita che ci toglie vantaggi sugli ingaggi all'estero, però anche qui c'è margine per operare con intelligenza su poche scelte di qualità, o giocatori interessanti non ancora esplosi con ingaggio più basso.

-MAGGIORE ELASTICITA' SUL BUDGET DI MERCATO: una società sana e con i conti in ordine ha un vantaggio: se un anno allarga un po' di più i cordoni della borsa per una spesa "straordinaria", ad esempio il cartellino di un giocatore, riesce sicuramente a non subire l'impatto di questa spesa sul proprio bilancio sugli esercizi successivi. Può persino permettersi di ragionare sul fatto che se un'estate l'organico ha bisogno di 150 mln per essere rinforzato, l'anno dopo potrebbe essere necessario anche solo spenderne 50.
Se il Milan quest'anno decidesse che servono 120 mln per fare mercato paradossalmente potrebbe farlo. Questo raccontano i numeri e l'analisi su di essi fatta dall'avvocato Felice Raimondo. A maggior ragione con i riscatti che dovrebbero essere esercitati di De Ketelaere, Saelemaekers e Krunic, senza dover considerare alcuna cessione eccellente (che in ogni caso è molto probabile).

ISITUZIONE DELLA SECONDA SQUADRA: sembra che su questo punto si sia abbastanza avanti coi lavori, anche se da un mesetto a sta parte abbiamo pochissime notizie. Sicuramente può rappresentare un'opportunità di lavoro e un bacino di crescita per molti giovani. Quella realtà di mezzo professionistica che rappresenti allo stesso un trampolino per le giovani promesse, o un ultimo ponte per alcuni ragazzi in orbita Milan la cui maturazione è arrivata un po' più tardi.

POTENZIAMENTO DELL'AREA SCOUTING E STANZIAMENTO DI UN BUDGET SU GIOVANI DI INTERESSE INTERNAZIONALE: uno degli aspetti dove i top club internazionali ormai sguazzano, andando a prendere i top talenti praticamente "nella culla". Si vedano i vari esempi di Vinicius a suo tempo, Echeverri, Endrick, Bergvall, Vuskovic, Savio e tanti altri. Va da sè che non possiamo competere con quelle squadre su quei giocatori se non stanziando cifre paragonabili alla metà del nostro budget ordinario, ma sicuramente possiamo provare ad andare a prendere quei giocatori che appartengono a 1-2 fasce di interesse appena sotto.


Sotto la voce "SERVIZI GENERALI" invece il MIlan risulta particolamente attivo sul piano della spesa, toccando quota 75mln, superando Inter e Juve e doppiando quasi il Bayern Monaco (40mln). Da capire sarebbe esattamente il dettaglio di queste spese, ma c'è sicuramente un modo per tagliare un po' in questo settore.

Nonostante la non partecipazione alla seconda fase della Champions League nella stagione corrente, il Milan dovrebbe chiudere il proprio bilancio IN ATTIVO per circa una trentina di mln di euro. Questo grazie anche all'ingente plusvalenza determinata dalla cessione di Tonali, e nonostante la voluminosa campagna acquisti, di fatto un unicum nella gestione recente del club, che aveva fin qui fatto registrare pochissimo sotto questa voce.


Tutto questo è una rapida sintesi di quelle che potrebbero essere le linee di sviluppo per un club che ha notevoli margini di manovra sportiva e ulteriori diramazioni di crescita inesplorate da approcciare. Da capire se questo sia nei piani o meno.
Per come ci siamo strutturati a livello dirigenziale e per parametri fin qui riscontrati dalle operazioni dell'estate passata non sembra si voglia lavorare alzando l'asticella, ma siamo ben in attesa di piacevoli sorprese.

In tutto ciò al momento non considero la questione stadio, che ha già comportato un cospicuo investimento di tempo, dichiarazioni e anche risorse economiche da parte della società e di cui gli ulteriori passaggi da registrarsi restano nebulosi ed estremamente faticosi a causa delle strenue opposizioni costanti che si incontrano, quindi non mi addentro in previsioni.

https://www.milannews.it/news/ansa-la-denuncia-di-paolo-maldini-censurata-una-mia-intervista-ho-incaricato-i-miei-legali-per-tutelarmi-da-gravi-comportamenti-ingiustamente-subiti-535368

Intervista nel quale non aveva detto nulla, solo gli ultimi 6 dei 54 minuti parla della situazione attuale senza esporsi.
E intervista legittima in quanto non è più un tesserato del club che deve chiedere permesso.

Ci rendiamo conto da chi siamo diretti?
Questi non rilasciano dichiarazioni ma dietro muovono tutti i fili per non essere screditati.
Atteggiamento da bulletti repressi e vigliacchi.

Brutta storia, forse hanno tagliato pezzi, visto che presenterà denuncia insomma non è certo cosa da poco.
Tra l'altro anche Alciato s'è dimesso o meglio ha smesso la collaborazione con la radio/tv della lega.

Vedremo che ne esce, certo non una gran figura sia lato nostro che da parte della lega stessa.
Dieser Beitrag wurde zuletzt von sgnaux am 14.05.2024 um 16:44 Uhr bearbeitet

A me sembra semplicemente una tempesta in un bicchiere d'acqua dalla quale non esce bene nessuno.
Una figura da cialtroni per tutti, l'ufficio stampa del Milan, la lega e Maldini stesso.

Ma Maldini cosa ci guadagnerebbe dalla vicenda?

Tra l’altro è stato un signore nell’intervista.
Avrebbe potuto benissimo parlare a lungo e male della sua esperienza recente e dipartita, invece ha continuato a ripetere di quanto inizialmente non si sentisse adatto nel ricoprire il ruolo e che è stato fortunato ad avere un team che l’ha aiutato.

Sul timing dell’uscita quello sì è rivedibile. Anche in anni passati ha sempre scelto momenti opportuni per lui per rilasciare dichiarazioni però se l’avesse fatto anche in altri momenti ci sarebbe stato qualcuno che avrebbe detto “guarda come distrae la squadra”.

Diciamo che l’unica cosa che possiamo auspicare è che tutte queste faide interne terminino e si trovi continuità aziendale e chiarezza e trasparenza nella comunicazione.

Situazione quasi paradossale...nella migliore delle ipotesi ci facciamo una figura da dilettanti, che credo sia alla fine la motivazione dietro questa storia, viste le spiccate doti comunicative di proprietà e dirigenza.

Certo che in questo modo si da fiato alle voci che ci sia qualcosa di marcio o quantomeno inopportuno da nascondere...

L'intervista è stata pubblicata e vista da chiunque.
Non capisco dove sia stata la (presunta) censura, a meno che non ci sia stato un taglia e cuci che ha fatto fuori alcune dichiarazioni di Maldini (la lega Serie A lo ha negato).

Prima hanno rimandato di 3 giorni la pubblicazione.
Poi l'hanno caricata e dopo poche ore l'hanno tolta e dopo mezza giornata l'hanno ricaricata.
Questi sono fatti oggettivi.

Ai quali bisogna aggiungere queste speculazioni:
Alciato dice di aver ricevuto pressioni per non mandarla in onda (ne ha fatte altre di interviste prima e non gli era mai successo).

Mio parere:
Maldini non mi sembra uno al quale piace rilasciare interviste e mandare i legali a caso.
Quindi, non è che magari qualcuno non voleva farla pubblicare ma non ci è riuscito inizialmente e dopo grazie all'aiuto di qualcuno nella Lega ci è riuscito ma poi una volta che ha visto l'intervista e ha scoperto che non si diceva nulla su di lui ha ridato l'ok per rimetterla?

Un editore è libero di pubblicare quando e come minchia gli pare un servizio o un'intervista (a meno di accordi specifici).
La sospensione e ripubblicazione dell'intervista è stata motivata dalla marea di offese dei soliti socialdementi.
QUESTI sono fatti oggettivi.


Quali pressioni ?
Da parte di chi ?
Perchè ?

Anche a me sembra strano che Maldini agisca per vie legali senza le dovute premesse... ma ciò detto al momento non vedo alcun fatto acclarato che giustifichi tale scelta.

Ok quindi più plausibile che Alciato, che ha fatto la bellezza di 37 interviste precedenti con questo format per quel canale, si sia inventato tutto?
Per quale fine se è il suo lavoro che andrebbe a perdere?